PERCHE’ INVESTIRE IN IMMOBILI FUORI DALLA ZONA EURO?
Ho volutamente letto poco in merito alle probabili conseguenze economiche di quanto accaduto con Brexit.
La mia scelta è stata quella di sintetizzare una riflessione personalissima, poco contaminata dall’opinione pubblica e dai media.
Individuo così alcuni spunti che siano in supporto a chi possiede immobili o ha come obiettivo un investimento immobiliare da conservare nel breve e nel medio termine.
Tra le importanti mete immobiliari che ho monitorato nel tempo, non poteva certamente mancare Londra e territorio circostante. Benchè però la location è sempre stata di indiscusso interesse, ho sempre pensato che il prezzo di mercato degli immobili in quella zona fosse sovrastimato rispetto al rapporto e all’incidenza dei costi/ valore attribuibile agli stessi immobili.
E’ vero però che negli anni quel mercato ha sempre dimostrato la sua stabilità ed ha fino ad oggi saputo restituire interessanti rendimenti, generati oltretutto in una valuta differente rispetto all’Euro…. E’ questo per me l’ indubbio vantaggio che attribuisco agli acquisti immobiliari degli italiani in quell’area e cioè l’aver pienamente espresso la diversificazione degli investimenti.
Con l’esito del referendum di qualche giorno fa però, tutto si è complicato.
Qualsiasi previsione per individuare quale sarà la conseguenza di questa scelta storica potrebbe rivelarsi un azzardo. Il dato certo però, dal quale vorrei partire, è osservare quanto l’esito del referendum che esprime la scelta politica di un paese membro, possa così pesantemente influire sul resto dell’Europa e quindi su chi utilizza l’Euro come moneta di scambio, per acquistare o investire al di fuori dalla Comunità Europea.
Già da tempo, in particolare nell’ultimo anno e mezzo, il potere d’acquisto della nostra moneta ha progressivamente perso valore. Pensando al rapporto di cambio fra Euro e Dollaro Statunitense, non sono state sufficienti le due manovre correttive della BCE per salvaguardarne l’apprezzamento. Maggiormente dopo Brexit, quindi con la scelta del Regno Unito di uscire dall’Europa, si è ulteriormente evidenziata la fragilità della politica monetaria della zona e la debolezza dell’Euro è oggi più che mai, l’unica certezza.
E’ verso questa direzione che vorrei ragionare per fare emergere quali potrebbero essere i vantaggi di un investimento immobiliare al di fuori della zona Euro. Potreste sentirvi più al sicuro se una parte dei vostri investimenti fosse indirizzata verso un paese con una valuta differente? Certo che sì.
Distribuire gli investimenti immobiliari su due o più zone, anche per i privati, può diventare una strategia vincente per non subire i contraccolpi di scelte politiche che seppur distanti, generano un così grande impatto sul nostro portafoglio.
Pensiamoci bene: diversificare nel settore immobiliare come nel settore finanziario, significa avere l’opportunità di sfruttare i benefici di una valuta forte in certi momenti critici e attutire gli impatti negativi di una moneta debole, utilizzando il vantaggio di cambio, generato della moneta più vigorosa in quel preciso momento.
Non una speculazione sui cambi e sui rendimenti ma un bilanciamento dei valori positivi con quelli negativi per ottimizzare i rendimenti ed equilibrare i benefici, anche quando nel nostro paese e nella zona Euro, tira aria negativa.
Insomma, un atteggiamento più attento agli equilibri internazionali di natura politico – economica. Via dunque ad una apertura mentale verso gli investimenti globali senza mai però farsi attrarre dagli “eccessivi” rendimenti generati da immobili esteri, spesso espressi in valute poco negoziabili sui mercati internazionali e i cui tassi di cambio non siano agganciati ad altre valute più importanti, assunte a parametri di riferimento per le negoziazioni internazionali.
Verificare in primis che i rendimenti siano espressi in valute agganciate per esempio al Dollaro Americano, per ancorarne le eccessive oscillazioni è da me vivamente consigliato.
Monitorando quotidianamente gli investimenti immobiliari è questa a mio avviso, la riflessione sostanziale che faccio in questa fase che vede l’Europa delusa e confusa dai recenti eventi, e che fatica a programmare la sua ripresa economica nel medio termine. Poter essere in parte, fuori dalla zona Euro è per me un indubbio vantaggio operativo.
Incoraggio da tempo gli investimenti su un mercato emergente come quello di Dubai, dove gli investimenti immobiliari generano flussi che si aggirano attorno all’8% e che seppur espressi in valuta locale, vedono la stessa valuta fortemente ancorata al Dollaro Statunitense.
Perché dunque non sottrarsi alle dinamiche Europee del momento, che generano oggi e nel medio termine, risonanza negativa non solo dal punto di vista politico e finanziario ma anche immobiliare, per collocarsi in mercati che programmano il loro sviluppo economico in una direzione ben delineata e le cui basi operative sono sotto i riflettori del mondo intero?
Maria Laura Pirovano
28 Giugno 2016